Rimborso 730 senza sostituto: scopri cosa devi sapere

Ogni anno è necessario rivolgersi a un CAF che si occupa di compilare con cura tutti i campi necessari per avere un 730 aggiornato e perfettamente completo in ogni sua parte, al fine di poter ottenere anche un potenziale rimborso, molto utile per far fronte a tutte quelle spese sostenute nell’anno precedente.

Ma come si fa ad ottenere concretamente un rimborso del 730 se non si ha un sostituto d’imposta? In questo caso, quello che ti viene richiesto è di avere un datore di lavoro e un ente pensionistico a cui fare riferimento, un elemento che non sempre è disponibile per tutti.

Insomma, però, trovarsi in una tale situazione sicuramente non aiuta, anzi ci mette nella condizione di vivere con preoccupazione la gestione della cosa, perché non si comprende bene chi alla fine sarà l’ente dal quale riceveremo il nostro rimborso in modo chiaro e preciso. Ma veniamo a noi e cerchiamo di approfondire.

Chi può presentare il 730 senza sostituto?

Quando si parla di 730 senza sostituto, si fa riferimento a tutti coloro che fanno il 730 ma senza avere un referente lavorativo, quindi un datore di lavoro a cui chiedere tutto quello che serve perché quest’imposta sia presentata all’interno della dichiarazione dei redditi. Questo dato è fondamentale, per vedersi facilmente accreditati i potenziali rimborsi.

Nella maggior parte dei casi si tratta dei disoccupati che si trovano in queste situazioni. Per cui, se nel corso dell’anno non hai percepito alcun tipo di reddito da lavoro dipendente, oppure sei anche un lavoratore che stipula contratti occasionali con un datore di lavoro non stabile, allora sei tra quelli che avranno questo problema.

Ma anche i pensionati non stanno meglio, in quanto, se non hanno l’INPS come punto di riferimento, purtroppo le cose si complicano e non si capisce perfettamente chi o cosa debba ricoprire il ruolo di sostituto di imposta. Ovviamente non c’è alcun pericolo perché una soluzione esiste.

La soluzione si chiama Agenzia delle Entrate

Esattamente l’ente più temuto d’Italia è proprio quello che alla fine sostituisce il sostituto di imposta e ti permette di usufruire del tuo rimborso senza essere un dipendente, senza dover avere un lavoro fisso e stabile e soprattutto perché ne hai pienamente diritto come chiunque altro, senza fare alcuna differenza.

Nel caso quindi di coloro che non hanno il sostituto di imposta, il 730 andrà compilato in modo corretto e seguendo le indicazioni che vengono date direttamente sul sito dell’INPS o facendoti seguire la pratica da un patronato o un centro CAF che saprà dirti cosa fare nel dettaglio, senza avere grosse difficoltà.

Ricorda che l’unica cosa che ti occorre comunicare è il codice IBAN all’Agenzia delle Entrate e, una volta verificato il tuo 730 senza sostituto, ti farà avere il resoconto di tutti i tuoi rimborsi e provvederà a un bonifico a tuo favore. Se l’importo supera i 1.000 euro, potrebbe venirti richiesto di ritiralo presso una banca convenzionata con l’Ente erogatore stesso.

Entro quanto arriva il rimborso?

I tempi sono sempre piuttosto variabili quando si parla di Agenzia delle Entrate. In ogni caso, i tempi sono lunghi, decisamente molto più lunghi rispetto a chi ha il datore di lavoro che rimborsa e poi riceve dall’ente erogatore in un secondo momento. Quindi ci possono essere delle variazioni importanti.

In tal senso, ricorda che se il 730 lo presenti tra maggio e giugno, il rimborso dovrebbe avvenire nel corso del periodo che va tra dicembre e marzo dell’anno successivo; nel caso in cui invece viene presentato tra luglio e settembre ovvero nell’ultimo lasso di tempo previsto, allora il rimborso arriverà dopo marzo sicuramente.

In ogni caso, se ti serve controllare per capire a che punto è il tuo rimborso, lo puoi fare tu stesso, in modo molto autonomo, controllando direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nell’area riservata ai clienti dove entrando con SPID potrai conoscere tutto quello che ti riguarda, richieste e rimborsi compresi.

E se non ho un codice iban…

Oggi diciamo che è alquanto improbabile che questo accada, anche alla luce del fatto che le soluzioni per conti corrente piuttosto economici ce ne sono in abbondanza. Ma anche per questo l’Agenzia delle Entrate ha comunque una soluzione piuttosto efficiente anche se richiede lo stesso molto tempo. Si tratta dell’assegno.

Il tuo rimborso, se presente, una volta che tutto sarà messo nero su bianco, arriverà con tutta calma, forse molto più di quella che serve per il bonifico su conto corrente e, per mezzo di un assegno postale, potrai ritirare il tuo rimborso nella sua interezza e dando modo di poter optare comunque per questa opzione.

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