Pensa di avere un pomeriggio libero e di invitare degli amici a passare del tempo a casa tua, ma di non sapere bene come intrattenervi, senza cadere nel banale o limitandovi a mangiare. Ecco che si presenta l’opportunità di godervi dei momenti in totale relax.
All’improvviso ti ricordi di quel piccolo quiz, che inizialmente ti era sembrato facile da risolvere, ma che in realtà potrebbe farti sbagliare. Perché, come si sa, questi quiz servono proprio a questo, a metterti in difficoltà e a rendere complicata la soluzione senza rischiare di commettere errori.
Il nostro quiz di oggi, apparentemente molto semplice, è 15 x (4 + 1). Cerchiamo di capire perché attira così tanto l’attenzione e come è possibile risolverlo correttamente, seguendo le regole matematiche di base, senza pensare che ci sia solo un trucco.
Perché i quiz online sono popolari.
Si tratta di un modo apparentemente semplice e piacevole per passare il tempo, mentre aspetti o quando sei a casa senza niente da fare; quindi, invece di oziare sul divano, alleni la mente, il che non fa mai male, proprio con questi brevi quiz.
Per molti è anche un modo per riscattarsi dopo anni di brutti voti in matematica: è quasi un modo per dimostrare di non essere poi così negati con i numeri. Ma non solo, perché ti rendi conto che la matematica è davvero utile, anche nella vita di tutti i giorni.
Ma è anche un gioco, che puoi usare per passare i pomeriggi con i tuoi figli, per sfidare i tuoi amici più intelligenti e per farvi delle belle risate, di quelle che capitano raramente e che fanno bene alla salute, perché ridere mantiene i muscoli del viso giovani.
Risolviamo il quiz 15 x (4 + 1)
Prima di affrontare questa sfida che ci porterà a risolvere il quiz proposto, proviamo a trovare la soluzione, ripassando le regole matematiche di base, ovvero quelle che prevedono di risolvere le operazioni seguendo un ordine preciso. Iniziamo proprio dalle parentesi, che hanno sempre la priorità.
Per questo motivo, con il 4 + 1 tra parentesi tonde, devi prima concentrarti su questo, per poi passare al calcolo una volta ottenuto il risultato dalla somma, che diventerà il moltiplicatore da cui partire. Infine, concentrati sulla moltiplicazione. Quindi, se 4 + 1 fa 5, quest’ultimo va moltiplicato per 15.
Quindi, 15 x 5 darà il risultato finale dell’operazione, che sarà 75. Un risultato che deve essere sempre e solo questo, per evitare di cadere nell’errore di interpretazione o di calcolo sbagliato, perché è quello che può succedere se non si seguono le operazioni nell’ordine corretto.
L’ordine è fondamentale
La matematica è una branca del sapere scientifico incredibilmente precisa, al punto che non si accettano compromessi sulla risoluzione della maggior parte dei quesiti che si presentano. Ma la cosa che rende tutto particolare è il fatto che a volte si ottiene un risultato, ma è comunque sbagliato.
Immagina di risolvere un’espressione lunghissima e di accorgerti che alla fine c’è un grosso errore di calcolo perché il risultato è completamente sbagliato. In pratica, in questo caso, non solo l’errore c’è ed è evidente, ma non si può fare altro che tornare indietro nei passaggi e capire dove si trova l’errore.
Ed è un lavoraccio. Per questo la cosa migliore da fare quando ti trovi a fare queste operazioni è seguire l’ordine di svolgimento, senza fare di testa tua e senza farti trasportare a svolgere le cose come credi sia meglio o più rapidamente.
I quiz matematici, un passatempo per tutti.
La cosa che sicuramente rende affascinanti questi quiz è che sono praticamente risolvibili e alla portata di tutti. Non c’è un grado di difficoltà tale da rendere impossibile a un ragazzino di risolverlo, anzi. Magari proprio i ragazzini dovrebbero essere incoraggiati a mettersi alla prova e a fare qualcosa, per allenarsi.
Comunque tu decida di interpretare questo lavoro legato ai quiz matematici, non dimenticare mai di divertirti, del resto è il motivo per cui nascono e sono pensati. E tutto è finalizzato anche e solo alla bellezza e alla semplicità che spesso si nasconde dietro quei calcoli molto elementari.
