L’insonnia è un disturbo molto comune che compromette la qualità e la quantità del sonno, con strascichi per tutto il giorno successivo a livello di energia e concentrazione. Di solito, per risolvere questo disturbo si ricorre a farmaci che, sebbene efficaci, possono provocare effetti collaterali indesiderati e anche creare dipendenza.
Di contro, è cresciuto l’interesse per i rimedi naturali per combattere l’insonnia, ovvero le tisane a base di erbe officinali, cioè piante dalle proprietà calmanti, sedative e ansiolitiche. Esse offrono una soluzione più sicura per favorire il rilassamento e indurre al sonno in modo naturale. La più nota di queste piante è la camomilla, ma non l’unica.
La camomilla è nota per il suo effetto distensivo che ha effetto sugli stati di ansia e nervosismo oltre che per favorire il sonno. Anche la valeriana è considerata un tranquillante naturale e viene utilizzata come rimedio contro l’insonnia e l’agitazione. Svolgono la medesima azione anche la passiflora, la melissa e il biancospino.
La camomilla: un rimedio tradizionale
La camomilla è forse la pianta più utilizzata per preparare tisane che favoriscono il sonno. Le sue proprietà calmanti sono dovute all’apigenina, un antiossidante che si lega ai recettori del cervello e favorisce il rilassamento e l’addormentamento. La camomilla è un ottimo rimedio naturale per combattere l’insonnia e ridurre i risvegli notturni.
Questa pianta promuove una qualità del sonno migliore in generale e anche la quantità del sonno. Inoltre, la camomilla è nota anche per i suoi benefici effetti antinfiammatori e digestivi ed è quindi utilizzata anche per alleviare disturbi gastrointestinali, tensioni muscolari, stati irritativi della pelle e per la salute degli occhi.
Nonostante la camomilla sia considerata una scelta sicura per la maggior parte delle persone, essa potrebbe causare reazioni allergiche, soprattutto per quelle persone sensibili ad altre piante delle Asteraceae. L’efficacia della camomilla per contrastare l’insonnia varia in base alle caratteristiche individuali e non casi più gravi e persistenti potrebbe non essere efficace.
Valeriana contro l’insonnia
La valeriana è un’altra pianta ampiamente utilizzata come rimedio per l’insonnia e l’ansia. I suoi effetti calmanti e distensivi sono dovuti alla presenza di sostanze che influenzano il sistema nervoso centrale promuovendo il rilassamento. Tuttavia, le evidenze scientifiche circa l’uso della valeriana come rimedio contro l’insonnia non sono del tutto concordanti.
Alcuni studi suggeriscono un miglioramento della qualità del sonno, mentre altri non rilevano differenze significative, nonostante il suo uso consolidato e ormai tradizionale nel trattamento dell’insonnia. La valeriana è una pianta generalmente ben tollerata dalla maggior parte delle persone ma occorre fare attenzione all’interazione possibile con altri farmaci che si assumono.
Essa infatti può potenziale l’effetto sedativo di certi farmaci e la sua assunzione dovrebbe essere effettuata dopo parere medico. Nonostante tutto ciò, la valeriana continua a essere utilizzata da molte persone come rimedio naturale per favorire il rilassamento e l’addormentamento e contrastare l’insonnia e i risvegli notturni come alternativa a farmaci ipnotici.
Altre piante per preparare tisane per il sonno
Oltre alla camomilla e alla valeriana, ci sono altre piante che sono comunemente usate come rimedio naturale per contrastare l’insonnia, tramite la preparazione di tisane che favoriscono il rilassamento e inducono al sonno, migliorandone qualità e durata. Ad esempio, la passiflora è impiegata in modo efficace contro l’insonnia per le sue proprietà sedative e ansiolitiche.
La melissa rappresenta un’altra alternativa per combattere l’insonnia e favorire il sonno grazie al suo effetto calmante che ha efficacia anche sugli stati di ansia e nervosismo generalizzato. Anche il biancospino è caratterizzato da un effetto calmante che può favorire il sonno e il rilassamento. queste piante rappresentano rimedi tradizionali, ma anche in questo caso le evidenze scientifiche non sono univoche.
Anche la lavanda viene spesso utilizzata per preparare rilassanti tisane poiché agirebbe sul sistema nervoso centrale, contribuendo alla riduzione dello stress e facilitando l’addormentamento. Può essere inserita nelle tisane oppure essere utilizzata sotto forma di olio essenziale diffuso nell’ambiente per favorire uno stato di rilassamento generale del corpo e della mente.
Differenze tra rimedi naturali e farmaci
I farmaci ipnotici, come le benzodiazepine o i farmaci Z, sono comunemente impiegati per l’insonnia grave e persistente, che non si risolve attraverso i rimedi naturali come le tisane a base di erbe officinali. Essi hanno una rapida azione sul sistema nervoso centrale, provocando il sonno in tempi brevi. Tuttavia, l’uso prolungato genera dipendenza.
Invece, le tisane agiscono in modo più blando e graduale, con un effetto calmante non immediato ma che può manifestarsi anche dopo un’ora dall’assunzione. La loro azione si basa su principi di funzionamento vegetale e non chimico, sono generalmente ben tollerate e non danno dipendenza né altri effetti collaterali indesiderati.